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La discussione sul “pacchetto antiterrorismo” era stata rinviata più volte. Ebbene, il Consiglio dei Ministri ha alla fine approvato un decreto legge contenente provvedimenti studiati per “rendere l’italia un posto sicuro nel quale vivere sereni”…”Abbiamo anche previsto l’arresto per coloro i quali detengono materiale esplosivo che serve a preparare le armi o per quelli che omettono di denunciare il furto di questi stessi materiali” afferma il ministro dell’interno, Angelino Alfano.
Alfano ha poi, in conferenza stampa, aggiunto “La reclusione sarà dai 3 ai 6 anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. Da 3 a 6 anni per chi supporta i foreign fighters e da 5 a 10 anni per i cosiddetti ‘lupi solitari’ che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con un aggravante di pena per chi lo fa via web”. In altre parole, non verrà punito chi andrà a combattere CONTRO l’Is. Sarà punito, invece, chi andrà a combattere A SOSTEGNO dell’ISIS e, in termini più generali, per qualunque finalità terroristica e per conto di qualunque gruppo terrorista.
Alfano non ha mancato inoltre di sottolineare che “sono stati inoltre rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti nei confronti di stranieri sospetti” e quelli per il “ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio”. Tali regole, infatti, sono perfettamente in linea con il quadro con le normative internazionali. Si segnala che attualmente ammonta a 15 il numero totale di soggetti esplusi dal territorio nazionale con l’accusa di essere sospettati di terrorismo.
Nel decreto legge in questione, spiega inoltre Alfano, è stato previsto l’incremento del numero dei militari (che presidieranno città e luoghi sensibili) coinvolti nella operazione definita “Strade sicure”. Il numero è infatti cresciuto da 3000 a 4800. Anche i poteri (per la prevenzione di atti di terrorismo internazionale) dei quali dispongono i servizi segreti, sono stati rafforzati.
il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha poi aggiunto “Con più di 500 tra forze di terra e aeronautica, complessivamente, l’Italia è tra i Paesi europei quello che ha l’impegno più significativo nella coalizione anti Isis. La Germania partecipa con 100 militari”. Inoltre tutto il personale dell’aeronautica e circa 300 uomini (tra consiglieri militari e addestratori) sono impegnati in prima linea per fronteggiare al meglio il pericolo.
il ministro della Giustizian, Andrea Orlando, è invece intervenuto sulla procura anti terrorismo, affermando che non è stato ritenuto necessario costituire una nuova entità. L’italia, infatti, non aveva e non ha una struttura coordinata a livello centrale e, quindi, ne disporrà con un riferimento all’interno della Procura Nazionale Antimafia.
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Reato arruolarsi con i jihadisti: il Consiglio dei Ministri approva il pacchetto antiterrorismo
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