TASSE, IMPOSTE, TRIBUTI e CONTRIBUTI: CHE DIFFERENZA C’È?

TASSE, IMPOSTE, TRIBUTI e CONTRIBUTI: CHE DIFFERENZA C’È?

Con i termini tassa, imposta, tributo e contributo ci si riferisce a concetti molto diversi tra di loro. Anche se, infatti, nel linguaggio di tutti i giorni capita spesso utilizzare, come sinonimi, i termini “tassa” e “imposta” essi in realtà identificano tipologie di tributi molto diversi tra di loro.

In questo articolo vedremo quindi quali sono le caratteristiche, e quindi le differenze, tra questi termini.

(FOTO PRESA DA: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-12/affitti-crisi-e-tasse-tagliano-rendimenti-063601.shtml?uuid=ABQ2dScC)

Che cos’è un tributo?

Il tributo è una categoria generica, all’interno del quale si collocano tutte le somme dovute al fisco, ossia le tasse, le imposte e i contributi

Che cos’è un’imposta?

L’imposta è il contributo del cittadino alle casse dello Stato, che viene pagato con la dichiarazione dei redditi, allo scopo di finanziare le spese c.d. Indivisibili (ossia quelle per le quali non è possibile stabilire l’effettivo utilizzo da parte di ciascuno, in quanto sono rivolte a finanziare la pluralità dei cittadini) non, quindi, per un particolare servizio o un’attività prestata dallo Stato nei suoi confronti.

L’imposta è quindi un prelevamento coattivo di ricchezza che lo Stato attua in base ai principi previsti dalla nostra Costituzione:

a)il principio di solidarietà (articoli 2 e 53 Cost) in forza dei quali le imposte sono dovute da ciascun cittadino al fine di venire incontro alle esigenze dei cittadini meno abbienti.

b)Il principio di capacità contributiva (art. 53 Cost) in forza del quale ogni cittadino ha l’obbligo di contribuire alle spese dello Stato in ragione della propria capacità di produrre reddito. Sono quindi 3 gli indicatori su cui si basa la capacità contributiva: il reddito, il patrimonio, il consumo.

Cos’è una tassa?

La tassa è un prelevamento sui conti del cittadino per aver usufruito di un servizio (ad es la TARI – tassa sui rifiuti – che il cittadino paga in cambio del servizio di raccolta), di un atto, di un bene pubblico o di un servizio.

È quindi in forza dell’utilità che il soggetto trae da da una prestazione di servizio pubblico o un’attività statale che costui è tenuto ad effettuare una prestazione patrimoniale.

A differenza delle imposte, quindi, le tasse finanziano le cosiddette spese divisibili, quindi quelle volte a finanziare servizi specifici rivolti ai cittadini (che possono tranquillamente essere richieste e quindi fornite anche solo ad un singolo soggetto – per questo sono chiamate divisibili). la TARI, ad esempio, viene pagata dai cittadini di un determinato comune, in ragione di un servizio specifico (la raccolta rifiuti) che lo stesso gli offre.

ATTENZIONE, però: La tassa è un tributo; ciò significa che non va confusa con i corrispettivi di natura contrattuale come ad esempio la tariffa che viene versata dall’utente per fruire di un determinato servizio, come ad esempio il trasporto pubblico

Cos’è un contributo?

La definizione di contributo muta a seconda del contesto in cui il termine è utilizzato.

Nel diritto tributario, con il termine contributo ci si riferisce ad un prelevamento di ricchezza basato sull’accrescimento reddituale o patrimoniale del soggetto.

Con lo stesso termine si indicano, inoltre, le prestazioni che gli appartenenti a determinate categorie sono obbligati a garantire ad alcune organizzazione pubbliche (es gli albi professionali).

Si può parlare anche di contributo unificato da pagare allo scopo di poter iniziare una causa legale.

Da un punto di vista previdenziale, invece, i contributi sono dei versamenti periodici che i cittadini effettuano nei confronti di un ente previdenziale al fine di ottenere la pensione nel momento in cui cesseranno di svolgere l’attività lavorativa.

Infine, da un punto di vista previdenziale, i contributi sono dei versamenti periodici che i cittadini effettuano nei confronti di un ente previdenziale al fine di ottenere la pensione nel momento in cui cesseranno di svolgere l’attività lavorativa.

 

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