Rilevatore Autovelox: Multa Autovelox? quando è ILLEGALE?

 

 

COPERTINA ART MULTA AUTOVELOX ILLEGALE

Rilevatore Autovelox: Multa Autovelox? quando è ILLEGALE?

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Oggetto e Questione:

Le multe effettuate grazie all’ausilio di Autovelox e tutor, sono illegittime!

La Corte Costituzionale, con la sent. n. 113/15 del 18.06.2015 di portata estremamente innovativa, ha sancito l’incostituzionalità della parte del codice della strada in cui non è previsto l’obbligo di sottoporre a taratura e a verifiche periodiche gli Autovelox. In altre parole, le multe effettuate in base a rilevazioni compiute da autovelox non correttamente tarati e periodicamente revisionati sono illegittime.

Perché la sentenza ha una portata innovativa?

La Cassazione ha, da sempre, rigettato i ricorsi il cui fondamento si basasse proprio sull’eccezione con la quale il ricorrente lamentasse la mancanza di corretta taratura degli autovelox. Perché? La risposta è semplice: fino alla Sentenza in questione non esisteva alcuna norma, nel nostro ordinamento, che prevedesse l’obbligo di tarare e controllare periodicamente gli autovelox. Con questa sentenza, quindi, la Corte ha “creato” una vera e propria norma, che impone la corretta taratura e la peridica verifica degli gli autovelox e dei tutor.

Che fine faranno i ricorsi?

Innanzitutto questa sentenza potrebbe ridurre (e non di poco!) il numero di multe quotidianamente effettuate e, conseguentemente, rendere anche meno frequenti sia i ricorsi giurisdizionali (proponibili davanti al giudice di pace entro 30 gg) sia quelli amministrativi (proponibili al prefetto entro 60 gg). Tuttavia, nonostante la portata innovativa della sentenza in questione, sussistono due ordini di problemi:

  1. l’informazione sulla taratura del rilevatore di velocità è in possesso del solo organo di polizia che ha proceduto al controllo. Ciò significa che è solo a suddetto organo che ci si può rivolgere e, conseguentemente, è onere dell’automobilista accertarsi dell’avvenuta taratura e verifica dell’autovelox in questione. Come si può fare quindi? A volte risalire alle informazioni sulla taratura del rilevatore di velocità è abbastanza immediato: l’informazione è riportata nel verbale. Altre volte, invece, è necessario domandare l’esibizione del documento all’organo di polizia che ha proceduto al controllo. In altre parole, quindi, per evitare di proporre un ricorso inutile è necessario accertare, preventivamente alla sua proposizione, se l’autovelox in questione fosse stato o meno sottoposto ad idonea verifica.
  1. la sentenza della Corte NON è retroattiva. Ciò significa che gli automobilisti il cui ricorso dinnanzi al giudice di pace fosse già stato respinto e/o che abbiano già pagato la multa, non possono riproporre il ricorso e/o richiedere il rimborso di quanto già pagato. Perché? La risposta è la seguente: la sentenza spiega i propri effetti solamente nei riguardi dei rapporti giuridici ancora pendenti (e naturalmente anche di tutti quelli futuri). Il rigetto del ricorso da parte del gdp, oppure l’ormai avvenuto pagamento della multa, comporta infatti l’impossibilità di valersi dell’effetto della sentenza in esame (anche nei casi in cui l’autovelox in questione NON fosse stato regolarmente sottoposto alle verifiche, ora invece espressamente richieste dalla nuova norma creata dalla Corte Cost.)

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