Nuova PENSIONE ANTICIPATA

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Nuova PENSIONE ANTICIPATA

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La riforma delle pensioni sembra essere ormai prossima. All’interno della Legge di Stabilità del 2016, infatti, sembra che un nuovo tipo di pensione anticipata verrà introdotta.

La pensione anticipata, è appena il caso di ricordarlo, è un trattamento economico istituito dal 2012 che ha sostituito la pensione di anzianità. L’istituto, introdotto con la riforma Fornero al fine di aumentare l’età pensionabile per far risparmiare risorse economiche alle casse dell’Istituto di Previdenza sociale ha, al contempo, generato moltissime conseguenze pregiudizievoli per tantissimi lavoratori.

Lo scopo della nuova riforma della pensione anticipata, quindi, dovrebbe essere quello di “rimettera mano” all’istituto modificandolo nuovamente.

Intorno a metà ottobre avverà la discussione sulla normativa, tuttavia già da ora è possibile ragionare sulle ipotesi più verosimili. Queste sono due: la Flessibilità in uscita a 63 anni e il pensionamento anticipato con 30 anni di contributi.

ATTENZIONE PERÒ: si segnala, fin da ora, che comunque che non potranno usufruire di queste possibilità tutti i lavoratori. In questo breve articolo verranno analizzate più nel dettaglio le due ipotesi più verosimili, riprendendo successivamente il discorso non appena il dibattito avanzerà e sfocierà nella successiva riforma che, come detto, dovrebbe essere introdotta già all’interno della legge di Stabilità del 2016.
Partiamo dalla “Flessibilità in uscita a 63 anni”:
la “flessibilità in uscita a 63 anni” dovrebbe consistere nella possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei seguenti requisiti:

1)il raggiungimento dei 63 anni di età

2)l’avvenuto versamento di almeno 35 anni di contributi
ATTENZIONE PERÒ a due elementi:

-Il pensionamento anticipato, come è facile immaginare, comporterà tuttavia una diminuzione dell’entità della pensione. Essa, infatti, andrà da un minimo del 3% ad un massimo del 10% (forse anche 12%)

-se tale tipo di flessibilità verrà introdotto, NON potranno comunque usufruire del pensionamento anticipato tutti i lavoratori, ma SOLTANTO:

a)disoccupati e le donne (entrambi dovranno aver superato i 62 anni di età)

b)tutti coloro che, non rientrando nei requisiti previsti dai decreti, non abbiano potuto inserirsi nelle varie salvaguardie.
Passiamo ora al Pensionamento anticipato con 30 anni di contributi:

Riguardo a questa ipotesi attualmente non si può dire già molto se non che, come palesa l’espressione “pensionamento anticipato con 30 anni di contributi”, in base ad esso sarebbe possibile andare in pensione una volta giunti NON al raggiungimento dei 35 anni di contributi versati ma, invece, al raggiungimento del versamento di 30 anni di contributi.

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