Come studiare bene per un esame di Diritto

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Come studiare bene per un esame di Diritto

Navigando in rete mi sono imbattuto in un articolo, scritto sul sito www.docsity.com , dal titolo “come studiare bene per un esame di diritto 6 consigli efficaci”. Leggendolo, mi sono accorto che a mio avviso questo articolo contiene certamente dei consigli utili, ma oltre ad essi sono state inserite delle indicazioni che non mi trovano completamente d’accordo. Lungi da me criticare aspramente il suddetto articolo, quindi non lo farò. Nel mio di articolo, invece, cercherò di proporvi un commento rispetto a quello scritto sul sito di docsity. Fatemi sapere cosa ne pensate.

1. pianificare con attenzione lo studio
Riguardo a questo primo punto l’articolo dice molte cose giuste: consiglia di prendere una visione d’insieme del materiale da studiare e del tempo che si ha a disposizione; avverte di non dimenticare di assecondare i propri bisogni primari (come ad esempio il tempo per andare in bagno); consiglia, quindi, di stilare un piano il più realistico possibile (e ovviamente di cercare di seguirlo), sottolineando l’importanza di includere nella propria scaletta anche dei giorni durante i quali ripassare o ripetere quanto appreso – ciò al fine di sedimentare meglio le nozioni.

Fin qui, niente da dire: pienamente d’accordo su tutto.

L’articolo, però, poi dice espressamente la seguente frase: “Essendo il Diritto una materia per lo più mnemonica diventa fondamentale pianificare il ritmo da seguire”. Se io vi dicessi che, ad esempio, per studiare la storia, la letteratura (materie notoriamente discorsive) è sufficiente leggere un po’, riguardare qualche volta ciò che si è letto, e poi stop! e giustificassi questa mia asserzione nel seguente modo “queste materie non sono mnemoniche, quindi ci vuole poco tempo per studiarle” voi cosa pensereste? Probabilmente mi direste “ma scusa tanto, hai mai studiato queste materie? Chi ti dice che soltanto perché, come dici tu, non sono mnemoniche allora siano semplicissime da studiare?..e avreste ragione! Eppure, tornando alla frase contenuta nell’articolo che stiamo commentando, pare proprio che la necessità di “pianificare il ritmo da seguire” sia strettamente correlata alla (supposta) mnemonicità del diritto: in altre parole, siccome il diritto è una materia mnemonica, allora è necessario pianificare il ritmo da seguire. Su questo punto non sono d’accordo. Il diritto, infatti, non è una materia mnemonica. Certo, la memoria aiuta – come in tante altre cose della vita, del resto. Anche il medico, il chimico, l’ingegnere, ecc devono ricordare tante nozioni, eppure nessuno si sognerebbe di dire che il medico impara tutto a memoria e poi da i farmaci! Perché, quindi, nei confronti del diritto lo si ritiene una materia che può essere studiata solo a memoria? Su questo punto ho scritto un altro articolo, questo qui (andatelo a leggere, se vi va 😉 ).

al primo punto, poi, l’articolo conclude consigliando di non dimenticare di avere una vita oltre i codici: uscire all’aria aperta non fa bene solo allo spirito ma anche al corpo. Perciò è buona norma includere pause e giorni di riposo.

Su questo sono d’accordissimo!
2. la tecnica della piramide
l’articolo ci spiega che la cosiddetta tecnica della piramide dello studio sfrutta la struttura dei testi per classificarne le informazioni. Secondo questa teoria, qualsiasi testo è composto da circa 4 tipi di informazione: i concetti chiave, i concetti secondari, quelli di contorno e i rumori di fondo. Ciò che è necessario fare, per studiare al meglio, è seguire lo schema della piramide, selezionando i concetti chiave associandoli a quelli secondari per favorirne la memorizzazione.

Fin qui, tutto bene: questa tecnica (che, lo confesso, non conoscevo) mi sembra che possa essere, in effetti, molto utile.

…poi, però, l’articolo dice “Purtroppo gli articoli vanno imparati a memoria, ma anche lì potete trovare parole chiave che vi aiutino a ricordare il più possibile”.

In merito alla necessità di individuare parole chiave, sono d’accordissimo: una parola chiave è come un tag: consente rapidamente di ricordare un concetto più complesso.

Quanto al fatto che gli articoli vadano imparati a memoria mi trovo, invece, nuovamente in disaccordo. Anche qui, certamente, la memoria è utile ma bisogna intendersi: non è che imparando tutto a memoria si vada molto lontano. Così come, all’opposto, senza ricordare nulla, certamente non si sarà in grado di esporre l’argomento. Come ho scritto in un precedente articolo, suggerisco di adottare la tecnica di quella che ho chiamato memoria ragionata 

3. Ripeti, ripeti, ripeti… anzi, riformula!

L’articolo a questo punto ci dice di non limitarci a sottolineare, selezionare, ripetere nella nostra mente in quanto, a prescindere dal fatto che l’esame sia scritto od orale, ripetere a voce alta gli argomenti studiati dagli appunti permetterà di sentire nel vero senso della parola cosa andrebbe rivisto. Ciò che più aiuterebbe, continua l’articolo, sarebbe esporre a voce alta gli argomenti con parole tue, in modo semplificato ma che chiarisca i punti salienti anche tramite esempi

…d’accordissimo su tutto!

4. Ricorda gli esempi

Riportare esempi pratici dimostra che siamo padroni della materia, ma attenzione: ci sono dei pro e dei contro. Con questa tecnica potrebbe accadere di dirottare le domande del professore verso l’argomento cui abbiamo fatto cenno, quindi è bene essere preparati!

…pienamente d’accordo anche in questo caso!

5. Fatti trovare pronto: l’importanza delle munizioni

L’articolo, a questo punto, ci indica due elementi che ritiene essenziali ai fini di condurre uno studio proficuo: la caffettiera e gli evidenziatori

Con riguardo alla caffettiera, dice l’articolo, diventando abitudine “collegherete la preparazione del caffè (o qualsiasi infuso) al momento dello studio riuscendo forse a distrarvi meno”.
Con riguardo agli evidenziatori, invece, siccome, per usare le parole dell’articolo “Il potere dei colori non è una leggenda metropolitana” questo aiuterà veramente a discernere visivamente ed intellettivamente i concetti. Se avete una memoria fotografica tutto ciò vi aiuterà non poco.

Riguardo all’importanza di avere la caffettiera come alleata, avrei alcune riserve. Se, infatti, la caffeina è certamente utile per mantenere il livello di concentrazione, un abuso di tale sostanza può, in realtà, nuocere (e non poco). Bere tanti caffè, infatti, può farci diventare molto nervosi, e quindi poco inclini a guardare le cose con obiettività: potremmo rischiare di trovarci nella brutta situazione di non riuscire più a dormire bene, data l’enorme quantità di caffeina nel nostro corpo, e ciò inevitabilmente influenzerà in modo negativo il nostro studio. Dormire bene, ed in generale mantenere un livello basso di ansia è forse ancora più importante che diventare iperattivi, con il rischio di ottenere risultati opposti rispetto a quelli che avevamo in mente!

Riguardo, invece, all’importanza degli evidenziatori, la critica che intendo muovere a questo assunto è la seguente: sicuramente evidenziare parole o concetti chiave è utilissimo, niente di male in questo. È però opportuno evitare di commettere il seguente errore: sottolineare praticamente quasi tutto o, ancor peggio, usare mille colori diversi – giusto per rendere più accattivante il libro – con il risultato, invece, di trasformare la pagina in un vero e proprio caos di colori che, oltre a distrarci, potrebbe incrementare l’ansia (siccome, a quel punto, in mezzo a tutti quei colori risulta ben difficile orientarsi). Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare, invece di un evidenziatore, una semplice matita.

6.Ultimo consiglio per studiare bene? Focus sull’obiettivo

L’articolo si chiude con un ultimo consiglio, ma non meno importante: non perdere di vista l’obiettivo. Vi troverete, dice l’articolo, al limite dell’esaurimento nervoso, vorrete distruggere i vostri codici e manuali e mollare gli studi. In quel momento pensate al motivo per il quale vi siete iscritti a quella facoltà sapendo che avrebbe previsto esami di diritto.

…d’accordissimo: se avete deciso di studiare il diritto un motivo sicuramente ci sarà! Non perdetelo mai di vista e… in bocca al lupo! 😉

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